Un viaggio attraverso la Calabria
La Calabria è la regione che viene anche chiamata “punta dello stivale” è stata storicamente una delle regioni più povere d’Italia e non sempre ha goduto di ottima fama ma la Calabria è una terra accogliente, bella, affascinante e chiunque ci sia stato in vacanza non esiterebbe, nemmeno per un minuto a tornare indietro in un baleno. La storia non è stata particolarmente gentile con lei partendo dagli antichi Greci che la colonizzarono nel VIII secolo a.C. poi seguirono: Romani, Saraceni, Bizantini, Normanni, Spagnoli e Francesi. Il feudalesimo fu ufficialmente abolito nel 1806 ma una vaga forma perdurò fino a buona parte del XX secolo poi l’emigrazione di massa fu un grave danno all’economia e ad oggi è ancora una tra le regioni più povere in Italia. Gli italiani scelgono spesso la Calabria come meta di vacanza sopratutto nel mese di luglio ed agosto ma se amate la tranquillità e siete tanto fortunati da concedervi a settembre qualche giorno di relax vivrete esperienze di pace uniche. Il mare è sempre naturalmente caldo e le spiagge non sono un agglomerato di ombrelloni, nei ristoranti non dovere fare un ora di fila per degustare le ricette tradizionali e gli hotel hanno tariffe migliori.
Lasciando l’aeroporto di Lamezia Terme e dirigendosi verso sud sulla litoranea tirrenica si attraversano due delle più belle città della Calabria: Pizzo e Tropea. Quest’ultima è in una posizione spettacolare, si trova su una scogliera dove le case sembrano fondersi nella roccia le spiagge della città sono inondate quotidianamente dal sole e tra la scogliera ed il promontorio roccioso si erge poderosa la chiesa di Santa Maria dell’Isola contornata dal uno splendido boschetto di ulivi e fichi d’india. La spina dorsale della Calabria è il tratto meridionale della catena appenninica che curva verso il basso fino alla punta della Sicilia, solo il 10% della regione è pianeggiante, le montagne sono sempre state, nella storia, un rifugio per persone in fuga dagli attacchi nemici, oggi come oggi gran parte della fitta boscaglia è curata e controllata grazie all’assegnazione di “parchi nazionali” che partono dal Pollino nel nord della regione e corrono attraverso la Sila fino a raggiungere il centro e il sud dell’Aspromonte.
Lontano dalle principali città di Reggio Calabria e Catanzaro, i paesi e cittadine di provincia vivono tranquille e qui il tempo sembra scorrere in maniera diversa , tutto si muove in una piacevole lentezza, le strade si snodano attraverso innumerevoli uliveti verso borghi con rovine di fortezze e castelli normanni come quello che troviamo a Squillace oppure lo strano villaggio fantasma, abbandonato da anni, di Pentedattilo sulla punta meridionale.
La Calabria è nota per la sua varietà di spiagge che si estendono dal Tirreno allo Ionio caratterizzate da lunghe distese sabbiose e calette con ciottoli. Verso il confine con la regione Basilicata c’è un tratto quasi ininterrotto di località balneari ma la più bella è Amantea. La Baia di Caminia splende sotto le scogliere, ha una sabbia fine mescolata alla ghiaia e potete bearvi con tuffi in acque profonde, più a sud, nel golfo di Squillace troviamo la viva città di Soverato qui le barche da pesca colorate spezzano le linee ordinate di lettini e sdraio. Se amate i castelli ed i manieri non potete perdere: Castello Ruffo a Scilla; si narra che sei marinai dell’equipaggio di Ulisse trovarono la morte per mano di un mostro a sei teste di nome Scilla e dal mostro la città prende il nome, l’ampia spiaggia di sabbia è affollata da case dai colori pastello e sulla cima del suo promontorio si erge l’imponente Castello Ruffo con vista panoramica mentre il Castello Aragonese, che si trova a 10 km da Capo Rizzuto, risalente al 16° secolo appare come un castello di sabbia gigante posizionato al termine di una lingua di terra, fu usato per respingere gli attacchi dei turchi e degli ottomani. All’interno ci sono ancora parte degli arredi originali ma l’attrazione principale è la vista che si gode dalla cima.
Per finire un viaggio in Calabria non può dirsi completo senza aver assaggiato peperoncini e la “nduja” il famoso salame morbido al peperoncino. Può essere spalmato sul pane e si sposa a meraviglia con ricette che prevedono l’utilizzo di pasta artigianale con la nduja come condimento. Una vera delizia!